Coach e neuroscienze
Tutti noi coach amiamo lavorare su noi stessi e con i coachee su ascolto, intelligenza emotiva, cambiamento, padronanza personale ecc.
Ci basiamo su teorie estratte dall’esperienza e dalla capacità di analisi di autori importanti.
Negli ultimi anni prendiamo alcuni aspetti delle neuroscienze per sostenere questa o quella teoria. Questa è la musica nella quale tutti noi ci muoviamo. Essa ha da ritmi serrati, monocordi ed inquietanti.
Sogniamo di stare davanti a due danzatori, molto bravi, seppur diversi nella loro interpretazione.
Il ballerino ego è rigido, segue in modo ossessivo il ritmo serrato ed esibisce la sua bravura. La ballerina eco è in sintonia sia con il partner sia con la musica, è graziosa nei movimenti e coinvolge il suo partner e trascina così anche il pubblico.
Fuori di metafora la durezza dell’ego designa attenzione, rigore e freddezza della prestazione. Il seguire il ritmo pressante della musica indica l’essere esaltato, fanatico ed individualista. Lo sfoggio della sua bravura, in fine, precisa la tensione al risultato, l’indifferenza nei confronti della coprotagonista e l’interesse a primeggiare.
Invece la sintonia dell’eco indica un equilibrio tra sé, gli altri e l’ambiente. L’eleganza addita un’armonia delle membra, la coerenza tra la sua parte emotiva e quella esecutiva. L’essere coinvolgente, infine, segnala che c’è alta motivazione e flusso di energia e di passione.
Nello specifico l’associazione ABC vuole spostare l’attenzione dei soci dal ballerino ego all’eco.
Primo passo consiste nel disgregare tre modi di pensare presenti nella nostra cultura e diffusamente accettati: riduzionismo, linearità e divisionismo. Il riduzionismo ad esempio è l’illusione che la complessità della vita si possa limitare a elementi – determinanti – semplici, come se il cervello fosse una macchina e/o un computer. Compresa, quindi, l’attività di un singolo porzione crediamo di aver capito come funziona il tutto.
In seconda battuta crediamo che sia giusto cambiare il modo di ragionare.
Il pensiero complesso ci sembra il più appropriato. Esso guarda insieme sia il particolare sia il generale. In pratica di un’azione vanno apprezzate non solamente le conseguenze vicine, ma anche le sue ripercussioni più remote. In linea con questo modo di ragionare noi dell’associazione ABC valutiamo insieme gli aspetti personali e sociali dell’uomo. Inoltre noi sosteniamo che seppure la mente è incarnata nel cervello, il funzionamento di essa non dipenda esclusivamente dal questo ultimo e/o dalle sue funzioni. Viceversa essa ubbidisce a tutte le connessioni tra i vari tessuti che compongono il suo corpo.
Più in generale noi interpretiamo l’uomo come la sintesi di vari sistemi (psicheneuroendocrinoimmunologia – PNEI) che comunicano tra loro. Esso è in stretta relazione con i suoi simili e con l’ambiente fisico e sociale. Questa interazione – comunicazione di energia ed informazione – è tanto forte da modellare il suo cervello, particolarmente nello sviluppo, ma addirittura da provocare cambiamenti dell’espressione del suo patrimonio genetico.
Parliamo quindi di ecosistema perché guardiamo con rispetto alla totalità e alla peculiarità dei molti elementi costituenti l’uomo, la società e il mondo.
Concludendo ABC vuole divulgare i fondamenti di questo nuovo modo di intendere l’uomo e quindi anche il caoching.
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